mercoledì 16 dicembre 2009

Quattroruote Collection: dietro le quinte - II


Con il numero 50 si è conclusa la Quattroruote Collection, un'opera che per la prima volta proponeva in edicola una raccolta di automodelli in scala 1:24.
Grazie alla disponibilità di Emilio Deleidi, giornalista di Quattroruote e curatore dei volumi monografici allegati ad ogni uscita, possiamo approfondire questa iniziativa nata dalla collaborazione tra Editoriale Domus e Fabbri Editori, che abbiamo seguito per quasi due anni.



La dimensione maggiore e il costo impegnativo potevano spiazzare i collezionisti abituati a riproduzioni più piccole e dal costo più abbordabile, credo però si possa dire che abbiate vinto la scommessa. Qual è il vostro bilancio?
Ampiamente positivo, anche tenendo conto del momento economico difficile in cui l’iniziativa, partita due anni fa, è venuta a trovarsi negli ultimi tempi. E il grado di soddisfazione dimostrato dai collezionisti anche nei forum su internet conferma la validità del lavoro fatto.

Sulla scelta dei modelli dell'opera si è discusso a lungo su internet, nei vari forum tematici, sulle pagine del sito di Quattroruote e nel forum dedicato della Fabbri. Ricordo che nella prima lista ufficiale figurava la Jaguar E-Type, poi scomparsa: c'è stato qualche altro modello previsto inizialmente ma che è stato poi scartato?
A parte la Jaguar, abbiamo preferito rinunciare alla Land Rover: in entrambi i casi i problemi riguardavano la concessione dei diritti di riproduzione dell’auto originale. Ma la scelta di realizzare la Fiat 600 Multipla al posto della Land Rover ci ha pienamente soddisfatti, data anche la qualità del modello.



Sempre a proposito dei modelli usciti, una delle critiche ricorrenti dei collezionisti è stata quella di aver presentato auto già proposte da altri fabbricanti di modellini, cito su tutte la Mercedes 190, la Lamborghini Countach e la Porsche 356 Cabrio, ancora facilmente reperibili nel mercato degli obsoleti. Ferma restando la migliore qualità dei pezzi della Quattroruote Collection e la decisione ormai presa di includerli nell'opera, forse era auspicabile almeno una differenziazione dalle versioni esistenti sopra citate, in modo da renderle comunque uniche. Che ne pensa?
Questi modelli rispondevano pienamente ai criteri essenziali sui quali abbiamo impostato la raccolta: le auto prescelte dovevano essere state oggetto di una prova su strada di Quattroruote, da ripubblicare nel volume allegato a ogni modello che, a nostro avviso, costituiva un “plus” non da poco dell’iniziativa, distinguendola da altre analoghe.

La qualità dei modelli si è mantenuta sempre molto buona, tuttavia si ha l'impressione che la seconda parte dell'opera sia stata maggiormente curata: tra la Porsche 911 (uscita n. 16) e la Porsche 356 (uscita n. 47), per esempio, la cornice delle portiere è piuttosto massiccia nella prima e decisamente più snella e realistica nella seconda. Alcuni collezionisti "pignoli" hanno rilevato anche una migliore qualità delle plastiche. Si è trattato di un naturale affinamento della progettazione o c'è stato un vostro "richiamo" ad una maggiore attenzione alla fedeltà della riproduzione?
Queste sono considerazioni che riguardano il produttore dei modellini: in ogni caso l’impegno a fornire un prodotto di qualità è sempre stato costante. Nella prima ci fase ci siamo attivati, invece, per risolvere il problema dei piccoli adesivi di chiusura delle portiere e dei cofani che, una volta rimossi, potevano lasciare dei segni sulla carrozzeria. Passati i primi tempi, non abbiamo più ricevuto segnalazioni al proposito, quindi riteniamo che le nostre sollecitazioni sono state efficaci.




Il proseguimento della Quattroruote Collection chiesto da molti appassionati sembra sia rimasto inascoltato; a più riprese anche lei ha confermato la conclusione dell'iniziativa con il numero 50.
Nelle ultimi tempi è però rimbalzata sul web la notizia di un test, svolto presso alcune edicole del centro e del nord, di una nuova possibile raccolta di modelli in scala 1:24, dedicata al centenario dell'Alfa Romeo che cade nel 2010, sempre a cura di Quattroruote.
Se volevate prenderci di sorpresa, ci siete riusciti! Può darci qualche conferma o anticipazione su questa nuova e interessantissima iniziativa?

Quattroruote Collection è un’iniziativa che si è felicemente conclusa con il numero 50; quanto al futuro, è prematuro parlarne, anche se ci auguriamo di riuscire a sorprendere sempre positivamente i collezionisti e gli appassionati.


(copyright RCS Libri SpA/ Editoriale Domus SpA)
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Ringrazio nuovamente Emilio Deleidi per la grande disponibilità e per le risposte interessantissime, oltre che per l'ottimo lavoro svolto sui volumi allegati all'opera. Sull'ultima domanda si è giustamente tenuto sul vago, ma qualche anticipazione in più si può leggere sul forum di Automodellando e nei prossimi giorni su questo blog ;)

2 commenti:

TP ha detto...

Per chi fa l'1:24 è meglio che abbiano fatto la 600 Multipla invece del Land Rover, che c'è già Mebetoys, Bburago, Polistil, Welly (anche se è il Defender).. poi ci sarà anche qualche kit..

sulla domanda della raccolta ALFA non ti ha praticamente risposto..

noto però che ha detto "E il grado di soddisfazione dimostrato dai collezionisti anche nei forum su internet conferma la validità del lavoro fatto"

non è che di forum di modellismo statico in italia ce ne siano poi tantissimi... e in uno in particolare si è avuta una lunga discussione (topic) su questa raccolta..

allora, visto che ci leggono: fate l'Arna!!! :D

Overlock ha detto...

Ciao TP :)

sia benedetta la scelta di fare la Multipla! Non ho capito quale Land Rover volessero fare, ma va bene così :)

Ho segnalato spesso a Deleidi le discussioni su Automodellando, compresa quella della wish list Alfa, speriamo ne tengano conto, almeno la 164 dovrebbe venir fuori. L'Arna era attorno alla 5a posizione, in compagnia della Giulia TZ e della 33 Stradale del '67... ;)

Buona giornata!