
Si è conclusa lo scorso settembre la Collezione del Centenario Alfa Romeo, opera editoriale nata dalla collaborazione tra Editoriale Domus e Hachette Fascicoli, che attraverso 30 riproduzioni modellistiche in scala 1:24, altrettanti fascicoli monotematici e 10 volumi cartonati ripercorre il secolo di storia del marchio del Biscione.
Grazie alla disponibilità di Emilio Deleidi, giornalista di Quattroruote e curatore della parte editoriale dell'opera, possiamo dare uno sguardo dietro le quinte di questa iniziativa.
Dopo la Quattroruote Collection, dal carattere generalista, un'opera incentrata su un solo marchio: il nome Alfa Romeo è sempre di grande richiamo e la celebrazione del centenario era invitante; come è stata la sua accoglienza?
Non abbiamo ancora dati definitivi in proposito, ma la sensazione è positiva. Del resto, il legame degli appassionati con l’Alfa Romeo è ancora fortissimo, come dimostra il successo di tutti gli eventi legati al marchio e alle celebrazioni del centenario.
Finalmente gli appassionati della scala 1:24 hanno potuto apprezzare alcuni capolavori dell'Alfa realizzati nella loro scala preferita; quali sono stati i criteri di scelta dei modelli?
Abbiamo lavorato insieme con Hachette e con la stessa Alfa Romeo per definire una lista. Purtroppo è risultata inevitabilmente incompleta, dato che la storia della Casa milanese è costellata d’innumerevoli modelli significativi. Quindi alcune scelte sono state dolorose, ma inevitabili.

Inizialmente erano previste 40 uscite, poi sono state ridotte a 30, una quantità insufficiente, come detto sopra, per la storia di un costruttore come Alfa Romeo; non è stato possibile prolungare l'opera, come lasciava sperare il questionario all'inizio della pubblicazione?
La congiuntura attuale ci ha indotti a rispettare il piano dell’opera concordato con il nostro partner. Chissà che in futuro non si possa riprendere l’opera, magari in occasione di qualche altro anniversario..
Dopo un avvio sfolgorante, che faceva confidare in una raccolta dalla qualità se non migliore, almeno pari alla precedente Quattroruote Collection, sono apparsi i primi problemi di assemblaggio: verniciatura difettosa, particolari montati al contrario, profili cromati imprecisi e sbavati, strumentazione anonima uguale per tutti i modelli, tracce di ditate e altre piccole e grandi pecche di cui avrete avuto segnalazione diretta anche voi di Quattroruote; cosa è successo?
Questi temi, come sapete, non sono di nostra competenza, perché i rapporti con i fornitori dei modellini sono stati curati dal nostro partner. Noi, com’è noto, siamo i fornitori del supporto editoriale della Collezione, in merito al quale non abbiamo ricevuto lamentele.


Scorrendo la lista dei modelli è subito saltato all'occhio che ci sarebbero stati dei "doppioni", ossia dei modelli già visti nella Quattroruote Collection o nei normali negozi di giocattoli con il marchio Motorama/Cararama; nell'ottica di ottimizzazione dei costi è una pratica comprensibile, e in ogni caso molti di questi modelli rientravano di diritto nell'opera; inoltre, è stata apprezzabile l'intenzione di apportare delle modifiche rispetto agli originali, a partire dalla colorazione diversa; tuttavia un piccolo sforzo supplementare come la realizzazione di cerchi specifici o del vano motore corrispondente alla versione dichiarata sarebbe stata una dimostrazione di attenzione e rispetto per i collezionisti. Non è stato possibile intervenire con più decisione su questo aspetto?
Anche in questo caso non ho la competenza per potervi rispondere.
A proposito di colorazioni, le tinte scelte non sono state tutte azzeccate: su tutte, il giallo dell'Alfetta e il blu della 159. Considerando che l'opera aveva la supervisione dell'Alfa Romeo, verrebbe da dire che anche loro sono responsabili delle pecche della raccolta. Avete chiesto loro qualche chiarimento?
Per quanto riguarda la realizzazione dei modelli, i rapporti con l’Alfa Romeo sono stati tenuti direttamente dal nostro partner o dai suoi fornitori. Dal canto mio posso solo ringraziare per il sostegno morale e materiale gli amici dell’Automobilismo Storico Alfa Romeo, che ci hanno offerto tutto il supporto necessario alla realizzazione della parte editoriale dell’opera. In particolare voglio ricordare il preziosissimo aiuto di Marco Fazio, responsabile dell’Archivio storico di Arese, per il prezioso supporto che ci ha fornito in innumerevoli occasioni. Se la memoria dell’Alfa Romeo è oggi tenuta alta nel mondo il merito è anche di queste, poche e volonterose, persone che ancora lavorano ad Arese.
Gli appassionati sono sempre molto critici, ma alla fine comprano ugualmente, se gli si offre uno spunto di interesse per arricchire la propria collezione: una seconda serie Alfa Romeo, la storia della Lancia, le Fiat più popolari, i prossimi 90 anni della Maserati... Quattroruote ha in programma nuove iniziative legate alla scala 1:24?
Al momento non siamo in grado di anticipare niente al proposito. Certo che se gli appassionati ci facessero arrivare le loro idee e il loro sostegno… chissà, forse potremmo prendere in considerazione nuovi progetti. Intanto voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno seguito in questa iniziativa legata al centenario dell’Alfa Romeo con passione e costanza: è grazie alla vostra fedeltà che si possono portare avanti simili operazioni.
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E io ringrazio nuovamente Emilio Deleidi per la sua cortesia, con la speranza di riaverlo ancora su queste pagine, quando Quattroruote lancerà nuove iniziative in scala 1:24 :)
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