L'uscita numero ventisei della Collezione del Centenario è la SZ del 1989.
Uno dei modelli più attesi dell'opera si presenta subito con un dettaglio discutibile: i fari anteriori sono costituiti da una semplice pennellata argentata che toglie parecchio realismo al frontale; una volta superata questa pecca bisogna ammettere però che il resto del modello è realizzato in maniera quasi perfetta; dal motore rifinito agli interni curati, passando dai bei cerchi, il piacere di avere in scala 1:24 la SZ, auto che qualcuno definì con un efficace ossimoro "stupendamente brutta", è finalmente realtà.
Database
# 1102
Marca
Alfa Romeo
Modello
SZ
Anno
1989
Produttore
Quattroruote / Hachette
Codice
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Aperture
4
Prezzo
€ 19,99
Certo, anche la fanaleria posteriore non scurita o la strumentazione inesatta sono particolari che avrebbero potuto curare meglio, ma rientrano nelle defaillance accettabili, così come era difficile pensare che lo scudetto anteriore fosse passante.
Nove mesi di ritardo sulla data di pubblicazione prevista inizialmente sarebbero potuti servire per ovviare a qualcuno di questi difetti, ma la targa col progressivo dell'opera ferma al numero 6, posizione originaria d'uscita, e l'assenza del foglietto adesivo aggiornato, fanno ritenere che il modello fosse già pronto e confezionato nell'ottobre scorso, e che il suo posticipo sia dovuto solo all'intenzione di rendere più interessante la parte finale della raccolta.
Nota negativa stavolta anche per il fascicolo monografico, che pur accompagnando il modellino dovrebbe avere una sua autonomia editoriale: dopo 25 uscite viene messa in copertina non l'auto originale ma la sua riproduzione, in veste neppure definitiva :-/
Prossima uscita, in edicola dal 6 agosto, la Giulia GT Junior.
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ero in dubbio se prenderla o no... e ho deciso per il no, almeno in edicola... 20 € per sta roba sono troppi.
RispondiEliminal'operaio ti ha montato lo stemma sul portellone tutto storto :S
i fanali anteriori così brutti... no no rimane lì dov'è.. quelli posteriori non bruniti.
Una realizzazione piena di contrasti. Come già detto, la sensazione è quella di una magnifica occasione persa. Magnifica perché la carrozzeria e gli interni sono ben fatti, sedili compresi; persa perché i fanali sono veramente inguardabili, sia davanti che dietro. Ad una presenza comunque notevole si contrappongo le consuete approssimazioni nel montaggio (la mia ha lo specchietto lato guida tutto storto) e nella consegna, visto che (anche) questa è arrivta parzialmente danneggiata. Notevole trovare il battistrada con la scolpitura dell'originale P-zero, ma gli strumenti interni sono fatti tutti con le stesse decal, che ovviamente adornano anche il condizionatore. Noto la sagomatura del vano e dello sportello posto sul tunnel in mezzo alla panchetta posteriore e mi chiedo se fosse così impossibile stampare allo stesso modo anche le cinghie di ritenuta bagagli. Ho la tentazione di sistemare gli interni: a parte la "cappelliera" e il mobiletto della leva del cambio, tutto il pianale della vettura era rivestito in moquette dello stesso colore dei sedili e non nera. Parimenti l'interno delle portiere era dello stesso colore della carrozzeria, fatto salvo il pannello in pelle (debitamente colorato nel modellino), la fascia superiore e la placca posta al di sotto del pannello, entrambi neri.
RispondiEliminaNel vano posteriore poi hanno infilato una ruota normale, al posto del ruotino in lega. Riprodurlo sarebbe stata una chicca assoluta.
Alquanto sciocco poi riportare l'articolo pari pari dal fascicolo del maggio 90, ripetendo l'errore di dire che l'aria condizionata non era disponibile nemmeno come optional. Era di serie su tutte. Funzionava assai male ma c'era.
@ TP:
RispondiEliminaVista la bassa tiratura dell'opera credo sia difficile trovarla a meno di 20 euro nei prossimi mesi...
Lo stemma posteriore evito di guardarlo per non imprecare ogni volta sull'operaio >:(
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@ Mario:
Accidenti, pure Quattroruote arriva a fare un semplice copia-incolla per i fascicoli, sembra la conferma che l'iniziativa è stata affrontata davvero con poca fiducia nella sua riuscita...
Come già successo per la QR Collection, si ha l'impressione che certi modelli siano stati curati nella progettazione da tecnici diversi: una parte pignolissima che arriva a riprodurre perfino l'esatto battistrada o le targhette della batteria, e un'altra molto più grossolana che si occupa di pedaliere e strumentazione... Jekill e Hide gli fanno un baffo.
Buon week end :)