Quarantesima uscita della Quattroruote Collection: l'Alfa Romeo Alfasud 1.2 del 1972.
Giunto in edicola con qualche giorno di ritardo, il modello si fa perdonare l'attesa con una buona realizzazione. Qualche dettaglio avrebbe meritato una definizione maggiore, come lo sfogo d'aria appena accennato sul montante posteriore, o il quadro strumenti poco profondo.
La nota negativa va al meccanismo di apertura del cofano motore: nel mio esemplare era talmente duro che per aprire il cofano ho dovuto smontare il fondo del modello, allentare le viti di fissaggio e dare un colpetto d'invito alla cerniera. Forse un sistema di agevolazione delle aperture come sulle ultime Cararama sarebbe auspicabile.
(cod. --- - € 19,99 - # 684)
Prossima uscita il 13 luglio, con la bellissima Lancia Aurelia B24.
Sì infatti potevano metterci un pirolino come sulla Ypsilon.. mannaggia a chi l'ha inventato.. la Polistil si apre molto più facilmente!
RispondiEliminanon ci vedo sto gran difetto nelle griglie posteriori.. il modello direi che è molto valido, al massimo si tolgono i bordi neri dei fari (l'ho fatto con la Uno ed è migliorata) e per il resto la linea è corretta. l'alternativa fin adesso era il Togi da 150 e passa €... chissà se qualcuno si cimenta in una terza serie, ma è un lavoraccio... più facile fare la seconda, con paraurti con fasce elastiche, frecce arancioni e bordo cromato dietro.. magari una 5m.
Ciao TP, queste "slitte" utilizzate in parecchi cofani dell'opera non le capisco troppo... L'unico motivo che trovo riguarda gli allineamenti molto precisi che lascerebbero poco gioco alle cerniere tradizionali, e quindi per evitare sfregamenti preferiscono alzare il cofano e poi aprirlo. Il problema è proprio iniziare a sollevarlo, quel cofano!
RispondiEliminaRiguardo agli elaboratori, credo che ci sia pane per i loro denti ;)
Buona serata (e complimenti per gli ultimi acquisti!)
se non sbaglio aveva anche il biscione sul montante posteriore
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